
L'ecografia, anche detta ecotomografia, è una metodica che si basa sullo stesso procedimento utilizzato dagli ecoscandagli sulle navi per consentirne la navigazione e l'osservazione dell'ambiente.
Per mezzo di un trasduttore è infatti possibile generare un fascio ultrasonoro il cui rimbalzo viene ricaptato dal trasduttore stesso ed elaborato da un computer sottoforma di immagini differenti tra loro, a seconda del potere di rifrazione degli echi delle strutture esaminate.
Tra le metodiche di imaging articolare l’ecografia è certamente fra le più complesse, soprattutto in relazione alle caratteristiche anatomiche dei distretti da esplorare. I trasduttori utilizzati per lo studio dell'apparato muscolo-scheletrico sono di tipo lineare ad alta frequenza (7,5 - fino ad oltre 18 MHz).
esempio di sonda lineare
ad alta frequenza di ultima
generazione
L’ecografia presenta numerosi vantaggi nei confronti di altre metodiche di diagnostica per immagini, rispetto alle quali si pone come esame complementare, quali il basso costo, la mancata esposizione a radiazioni ionizzanti, la riproducibilità e ripetitività dei riscontri, il minimo disagio recato ai pazienti e soprattutto la possibilità di utilizzare infiniti piani di scansione e di eseguire prove dinamiche in tempo reale, che forniscono informazioni non solo sulla struttura ma anche sulla funzionalità delle strutture in esame.
Presupposto indispensabile per una corretta escuzione dell'esame, sono certamente la perfetta conoscenza dell'anatomia del corpo umano oltre che dei principi di biomeccanica che ne regolano il funzionamento, unite certamente alla padronanza per ciò che concerne la clinica e la fisiopatologia delle malattie dell'apparato locomotore.
Va infatti ricordato come l'ecografia esprima il suo massimo potenziale solo quando richiesta a supporto di un'ipotesi diagnostica ben definita e non, come purtroppo spesso accade, eseguita come esame fine a stesso. La possibilità di gestire il paziente direttamente, riproducendo le gestualità tipiche di ciascuna attività sportiva o lavorativa resposabili del sintomo dolore, spesso non rilevabile staticamente, rendono l'ecografia un esame dinamico prima di tutto per l'operatore, che si troverà costretto ad interagire costantemente in "real time" con il paziente, interrogandolo e decidendo volta per volta la scansione più idonea.
Compito dell'ecografista sarà anche quello di indirizzare l'iter diagnostico nella maniera più idonea, suggerendo ove necessario l'approfondimento diagnostico con le metodiche più appropriate.