La possibilità di utilizzare il terzo piano di scansione in ecografia, apre delle prospettive molto interessanti non soltanto in termini di maggiore definizione spaziale delle strutture anatomiche esplorate, ma soprattutto in termini di impatto diagnostico. Il 3d-4d ad oggi ha trovato un largo impiego essenzialmente in ambito ostetrico-ginecologico mentre è abbastanza recente la possibilità di effettuare ricostruzioni volumetriche nello studio della patologia muscolo-scheletrica. Per alcune strutture inoltre, il potere esplorativo dell'ecografia volumetrica supera le metodiche universalmente note per la loro panoramicità. Molto utile risulta a fini prognostici in corso di traumi muscolo-tendinei, la possibilità di ottenere importanti informazioni riguardanti l’esatta estensione delle lesioni indicando, dopo rielaborazione in post-processing, le dimensioni in cm3 delle porzioni di tessuto lesionato. Questo indubbiamente rafforza la posizione dell'esame ecografico come metodica di supporto nello studio delle patologie osteo-articolari, senza tuttavia poter in nessun modo prescindere da rx, Tc ed RM. Discorso a parte merita lo studio delle patologie neoplastiche in cui la valutazione 3D-4D, pur non aggiungendo nulla di rilevante in termini di diagnosi di natura delle neoformazioni, che come è noto resta di pertinenza dell’esame anatomo-patologico, di certo è in grado di fornire una più precisa descrizione dei contorni lesionali, rivelando in alcuni casi alcune particolarità morfologiche scarsamente evidenziabili col solo esame in B-mode. Non è da sottovalutare poi la comodità di poter utilizzare apparecchi portatili dotati del software per la volumetria che, in quanto a prestazioni, non hanno molto da invidiare ad apparecchi carrellati di grosse dimensioni.
Tutte le immagini presenti in questa sezione, provengono dall'archivio ecografico personale del dott. Minafra e del prof. Monetti e rappresentano solo un esempio delle possibili applicazioni della metodica 3D-4D, tuttora oggetto di ulteriori studi ed approfondimenti. Le immagini su sezioni cadaveriche sono state realizzate personalmente dal dott. Minafra e dal prof. Monetti con l'insostituibile contributo della "mano chirurgica" del dott. Luigi Umberto Romano, presso l'Istituto di Anatomia Umana dell'Università degli Studi di Graz.